Blanche ed io, in questa mattina assolata di novembre, abbiamo preso il cammino verso la baia. Mi colpiscono i dettagli lungo le strade di Brooklyn che si risveglia, l’odore mesto di zuppa sul fuoco, le musiche di un tempio cinese, l’insegna di un vecchio diner all’incrocio…

All’altezza del Verrazano bridge, guardando l’ombra che il ponte proietta sul mare, mi sono balzati alla mente gli scogli del mio mare tra Napoli e Sorrento, trenta anni fa, e la loro ombra accogliente.

Buonciorno Ragazzi!- sento una voce alle mie spalle rivolta ai due signori italiani che passano intere giornate a godere del tiepido sole dell’Atlantico con la radiolina accesa a mischiare l’inglese di Brooklyn col dialetto di casa.
