Good Morning America. Buongiorno. L’uomo in tuta rossa che porta sempre a spasso il cane, all’alba di questa tiepida mattina di primavera é costretto a fermarsi davanti al nastro giallo della polizia che blocca l’accesso alla nostra strada. La poliziotta nera scende dall’auto parcheggiata di traverso e va incontro all’uomo – oggi non si passa-, il collega dall’aria pigra, appoggiato al volante, sorseggia un caffè nero bollente e si unge le dita grassocce di crema al formaggio che cola dalla ciambella al sesamo. Il cielo di Brooklyn è lievemente screziato di nuvole, alcune sembrano lunghi graffi. Io sorseggio il mio di caffè, nell’intimità del mio salotto all’alba di questo sabato ed osservo da tre piani più sopra la scena giù in strada. Una troupe delle news locali arriva di soppiatto e si apposta a riprendere il fondo della via da dietro al limite imposto dagli ufficiali in attesa che qualcosa accada. Sembra non succedere nulla per infiniti minuti, la macchina di canale 12 se ne va. Due ragazze escono di casa riscaldandosi per fare jogging, voltano l’angolo girando la testa verso la linea gialla, altri curiosi fanno capolino, io faccio una doccia e mi dimentico della situazione tesa sotto casa. Poi esco, prendo la bici, guardo in fondo alla via e vedo altre macchine della polizia, altri nastri gialli, altri curiosi che vengono allontanati. Saluto la poliziotta nera ed imbronciata che mi viene incontro e chiedo che è successo, lei gelida mi fa -Someone was shot.- qualcuno é stato sparato. Annuisco, mi allontano e prendo a pedalare con ritmo, cercando con lo sguardo i primi raggi di sole tra i graffi del cielo. Buongiorno America.